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14ª Edizione - 2016
Premio Letterario Nazionale «Città di Forlì»

Motivazioni


Premio Sandra Mazzini per la poesia inedita

Vincitrice:

  • Maria Cecchinato

Motivazione:
La silloge di questa autrice friulana stupisce al primo colpo d'occhio. La sua poesia intimista e riflessiva a tratti, si compone di versi scorrevoli, omogenei e privi di cadute di tono.
Originali e mai scontate, le immagini, che spingono il lettore ad arrampicarsi nella strada dei ricordi per arrivare al dubbio che una vita non basti.


2º Classificato

  • Roberto Romanato

Motivazione:
L'autore si distingue per una ricerca nel linguaggio, con accostamenti inediti ma aventi forza nella semplicità. Spicca la peculiare capacità di disegnare flussi cadenzati e conclusi, talvolta accelerati come rapide, con schianti improvvisi; a volte invece la corsa delle parole decresce, si fa maggiormente cauta.
Un altrove in cui emergono riflessi e frammenti, diapositive degli stati di un tempo che scorre senza sanare del tutto.

3º Classificato

  • Stefano Baldinu

Motivazione:
L'autore si conferma un funambolo delle parole, ci gioca, le fa fiorire e le mette una accanto all'altra come in una magia. Le descrizioni di immagini e di persone scorrono come in un film, dando al lettore la sensazione di essere spettatore ad un cinema.
Ogni verso entra in armonia con quello successivo così da tenere un ritmo che non cade mai. Le descrizioni delle persone sono precise, puntuali e fanno emergere l'anima che si nasconde in esse, così il lettore fa la conoscenza di Lisa, ragazza sordomuta, degli avventori di un bar e di Sergio, e il loro mondo attraversa chi legge, stabilendo un contatto quasi reale che è impossibile dimenticare.

Finalista

  • Nunzio Industria

Motivazione:
L'autore canta una poesia che ha sempre un punto fermo di ritorno: il mare.
Un mare che si spalanca e si sparpaglia all'orizzonte ricongiungendolo al cielo.
E nelle onde del mare, negli approdi, il poeta trova un ritmo eterno che lo quieta... come una madre. Una madre da cui tornare dopo aver rinchiuso le ali per potersi meglio rannicchiare nel suo grembo.

Segnalati:

  • Eleonora Casadei

Motivazione:
Poesia essenziale quella di Eleonora Casadei, fatta di versi brevi ma decisi, che lasciano al lettore fotografie di immagini. Le parole sono chiare, vanno dritte al cuore, a volte dolorose, a volte nostalgiche ma piene di vita che viene descritta senza retorica e con grande efficacia.

  • Daniela Cortesi

Motivazione:
Sono poesie piene di luce, simpatia e sorrisi. L'autrice sembra divertirsi nello scrivere del cinguettio festoso delle ciabatte, del sole sbadigliante e del caos di primavera.
I versi sono ben strutturati, ironici e ben ritmati, lontani dalle tristezze comuni.

  • Francesco Dell’Olio

Motivazione:
Tratteggiando spaccati di vita presente e prospetti di vita futura, l'autore dà forma a brevi componimenti dall'effetto e dagli spunti interessanti.


  • Domenico Novaresio

Motivazione:
Domenico Novaresio accenna nelle sue poesie alla solitudine. Una solitudine ci pervade quando il ricordo di della bellezza di un volto viene a graffiare all'improvviso tra i ricordi di un giorno anonimo.
La ritroviamo ancora quando il poeta si vede quasi mai apparire in compagnia d’Amore.
La descrive bene quando rievoca l'immagine di una casa all'imbrunire senza nemmeno una lampada accesa. L'autore lascia però aperta una speranza: l'arrivo improvviso di un amore che è chiamato a scalzare esondanti anni di solitudine.

  • Rodolfo Vettorello

Motivazione:
L'autore pennella scorci e fotografie di istanti con immagini delicate, e arricchisce il quadro complessivo con riflessioni su temi importanti.


Premio Luciano Foglietta per la traduzione di poesia

Vincitore:

  • Carlo Branchini
    Lingua Spagnola

Motivazione:
Le tre poesie selezionate, dell’autore cubano Luis Rogelio Nogueras e tradotte dal bravissimo Carlo Branchini, girano tutte attorno al tema della creazione poetica e sono caratterizzate da un uso ingegnoso della lingua, con ricorrenti giochi di parole e l’impiego di brillanti figure retoriche. Il traduttore riesce a muoversi con disinvoltura attraverso le difficoltà poste dal testo originale, in uno sforzo di ricreazione che ha il merito di riprodurre, tra l’altro, metro, rima e artifici retorici. Il risultato finale è quindi particolarmente apprezzabile, in quanto creativo ma allo stesso tempo rispettoso di forma e contenuto.

2ª Classificata:

  • Giulia Cavazzuti
    Lingua Slovacca

Motivazione:
Giulia Cavazzuti che si aggiudica il secondo posto, ha scelto per questo concorso di traduzione le poesie Tenerezza, Mi sono abituata e Cambio di Viera Prokešová (1957 – 2008). Viera Prokešová segna la storia della letteratura slovacca non solo come poetessa di un gran talento ma anche come brillante traduttrice in lingua bulgara ed esperta di letteratura mondiale.
Giulia Cavazzuti è riuscita a mantenere nella sua traduzione la tipica tendenza della Prokešová all’economia espressiva, il minimalismo e l‘obiettività senza che la poesia ne sia spogliata dell’originale metafora dell’autrice. Si è inoltre districata egregiamente tra alcune impegnative associazioni e abbinamenti lessicali nella lingua di partenza, che ha trasformato in modo opportuno nella lingua di arrivo. Anche grazie a questa sua capacità la poesia della Viera Prokešová non perde il suo fascino neanche nella traduzione italiana.

3° Classificato:

  • Paolo Panieri
    Lingua Russa

Motivazione:
A Paolo Panieri viene riconosciuto il merito di portare a conoscenza del lettore italiano un poeta russo dell'ultima generazione. Boris Ryzhij, poeta contemporaneo, morto suicida all'inizio del nostro secolo, è stato uno dei maggiori talenti degli anni 90. La traduzione delle poesie scelte riproduce l'attenzione all'uso della lingua, le espressioni e le metafore dell'autore e soprattutto lo spirito del tempo e l'umore dell'autore. Il risultato finale merita senz'altro di essere premiato all'interno della Sezione B Premio Luciano Foglietta del Concorso Letterario Città di Forlì 2017.

Finalista:

  • Maria Giovanna Varasano
    Lingua Inglese

Motivazione:
Il merito di queste traduzioni dalla lingua inglese del giovane ma già pluripremiato poeta, traduttore e saggista texano Christian Wiman, fatte da una brava traduttrice, Maria Giovanna Varasano, va alla capacità di aver saputo ricreare, in lingua italiana, un ritmo e una scelta lessicale adatti a restituire il senso delle poesie dell'autore Christian Wiman, che alludono ad una dimensione della vita oltre il quotidiano, ad una riflessione sulla fede da parte di un uomo comune, e al mistero che si cella nel suo linguaggio emblematico.


Premio Irene Ugolini Zoli per la prefazione a un libro di poesie

Vincitore:

  • Stefano Valentini
    per la prefazione a “Testimoni del tempo” di Alessandro Cabianca – Panda Edizioni

Motivazione:
Valentini è riuscito a donarci il senso della immortalità. La poesia vivifica con le parole e "la...voce perdura". La parola usata dal poeta regala la possibilità se disposti a "comprometterci con la realtà". Valentini, leggendolo, ci trasporta nel senso della poesia: "...scegliere il firmamento..." ché "la dannazione è l'affanno" di chi vive solo di quotidianità; e ci invita a trovare quell'equilibrio tra riflessione, meditazione e tra contrapposizione e dissenso: ascolto e dialogo, elementi dell'immortalità della poesia.

2ª Classificata:

  • Filomena Furno
    per la prefazione a “Fiori di primavera e profumo di alloro” di Antonio Angelone – EdiAccademia

Motivazione:
Con agile prosa che procura una scorrevole lettura, Filomena Furno traccia un preciso e completo ritratto di Antonio Angelone uomo e poeta, senza tralasciare di analizzare anche la struttura delle composizioni poetiche. Prefazione precisa e accorta che ben colloca le poesie, per stile e contenuto, nella corrente letteraria arcadica.

3ª Classificata:

  • Paola del Zoppo
    per la prefazione a “L’albero dei passeri” di Gwyneth Lewis – Lit Edizioni

Motivazione:
Coinvolgente e ricca di rimandi l’analisi della poesia della Lewis cui la Del Zoppo rende omaggio con una voce sapientemente ritmata sulle “note” della poetessa gallese.
Non facile compito, anche per un’abile traduttrice come lei, trasmettere le vibrazioni, le metafore e i linguaggi della Lewis, ma proprio qui sta la sua abilità nell’introdurci in un mondo poetico fatto di rimandi all’ornitologia.
La Del Zoppo ci guida alla scoperta delle multiformi e metaforiche presenze dei volatili che popolano il cielo della Lewis e che poi vanno a posarsi sull’ “albero dei passeri”.
Grazie alla sua finissima analisi la Del Zoppo ci introduce in un sistema di segni e significati di una voce poetica dove la scienza non arriva, un mondo di pura elegia

Finalista:

  • Caterina Bigazzi
    per la prefazione a “Donandone la notte” di Zelda S. Z – Teseo Editore

Motivazione:
Caterina Bigazzi riesce a cogliere l’intima essenza del dettato poetico di Zelda ed evocare i “labirinti” della notte con le sue voci e il suo ritmo “fluido, musicale, ancestrale”.
La Bigazzi sa comporre davanti a noi l’ampio affresco del testo poetico che analizza con sensibilità e acutezza dalla ballata iniziale al prosimetron finale, composto da prose ritmate e musicali al pari della parte propriamente poetica.
La prefazione si snoda lieve come il gomitolo che si srotola nel “dedalo ricco e composito” dell’autrice, rivelandone l’ universo poetico.

Finalista:

  • Marco Munaro
    per la prefazione a “Bino in nessun posto e da per tutto” di Il Ponte del Sale Edizioni

Motivazione:
È uno studio sul poeta, uno studio delle sue influenze e delle sue contaminazioni, che sviluppa le varie fasi della poetica legate alle fasi della vita. Immagini che si aprono alla mente del lettore, quadri di soggetti, esseri e paesaggi che si materializzano. Scorci biografici del poeta che interagiscono nella ricerca della sua poetica dando un ritratto quasi corporeo di Rebellato e una palpabile suggestione della sua sensibilità.

Segnalato:

  • Claudio Ozella
    per la prefazione a “Asimmetrie” di Mario Dino – Genesi Editrice

Motivazione:
Il taglio giornalistico dona immediatezza alla prefazione. Ozella s’addentra nella tematica della poesia di Mario Dino individuandone i principali caratteri e leit motiv con la precisione di un bisturi. Una prefazione che scorre veloce, capace di condurre alla lettura delle poesie.


Premio IN Magazine per il romanzo inedito

Vincitrore:

  • Simone Laurenzi con il racconto “14 Febbraio 2005”

Motivazione:
Con una scrittura lucida e solo apparentemente sommessa, il racconto vaga in una condizione di felice sfaldamento della coscienza, in cui una febbre incipiente è il sintomo (o il simbolo?) di un ondeggiare della mente tra stupore e quiete, tra tiepido appagamento e fervorosa inquietudine. La pienezza del momento è il frutto di un dolce straniamento in cui forse l'autentica febbre è data dall'amore e non da un virus. Lo stile consapevole e maturo restituisce pienamente un'atmosfera rarefatta che costituisce la parte più interessante della narrazione.

2ª Classificata:

  • Natalia Giberti con il racconto “Il carcachè delle signorinacce”

Motivazione:
Il sapore del passato affiora fra le righe di questo racconto. L'odore dei muri, il profumo del karkadé, il rumore allegro delle chiacchiere di vicinato. Con uno stile leggero e delicato, l'autrice del racconto ci trasporta all'infanzia, ci restituisce gli occhi con cui si guardava il mondo e sconfigge la Fata Smemorina che pare davvero, con lo scorrere degli anni, avere effetti su tutti noi. Ma come insegna Proust basta una madeleine (o un karkadé in questo caso) e la memoria riemerge.

3ª Classificata:

  • Marilena Fonti con il racconto “Anniversari”

Motivazione:
Un racconto giallo sui generis: la storia è incentrata su una moglie tradita che uccide l’amante del marito. Poi all’anniversario della morte ogni mese si reca al cimitero a portare una rosa sulla tomba di lei. L’omicidio fa ritrovare ad Adriana una sua forma di sicurezza. Il testo è sicuramente originale, ben scritto, con una continua indagine interiore. Il tutto conduce ad una inusuale conclusione a cui non manca una intelligente vena ironica.

Finalista:

  • Marinella Lombardi per il racconto “Molto lontano e incredibilmente vicino”

Motivazione:
L’autrice ha costruito un racconto dalla struttura classica, con un finale a sorpresa, distinguendosi soprattutto nella difficile arte di fornire spessore psicologico ai personaggi attraverso il realismo e il ritmo dei dialoghi.

Finalista:

  • Niva Ragazzi per il racconto “Caduto”

Motivazione:
Una storia disperata narrata con durezza; mai con compiacimento, ma con dolente partecipazione. La scrittura rapida e controllata stende nette campiture di colore in questo quadro di realismo senza falsi pudori. Una vicenda tragicamente attuale raccontata con una lucidità che costringe il lettore alla riflessione. La parola è scabra e incalzante, in scene di grande impatto visivo, che l'autore organizza con indubbia efficacia.


Segnalato:

  • Poni Roberto con il racconto “Quel marzo 1977: la rivolta di Bologna”

Motivazione:
La narrazione, un misto tra storia e cronaca, comunica la forza del dramma, grazie al costante riferimento a fatti e testimonianze.



La cartolina dell'8.va edizione